Alcune volte è difficile rimanere seduti, concentrati ad ascoltare certi discorsi quando l'oratore è inespressivo, lento, piatto. In quei casi può essere utile, e spesso consigliabile, prendere appunti per evitare che la mente se ne vada altrove, specialmente quando le informazioni discusse sono importanti nonostante i limiti oggettivi dell'oratore.

Comunque, nel caso in cui il materiale esposto non vi riguardi direttamente oppure conoscete già gran parte delle argomentazioni che vengono presentate, insomma se proprio non siete costretti a far tesoro del contenuto dell'esposizione, allora potete anche sentirvi liberi di lasciare andare la vostra mente alla prossima vacanza ai Caraibi o all'aperitivo con gli amici o a quale dvd noleggiare stasera.

Tuttavia, se proprio volete rendere produttivi anche quei lunghi venti minuti di discorso, provate a fare quanto segue: analizzate la qualità oratoria del discorso che state ascoltando. Perché risulta noioso? Quali sono gli elementi che appesantiscono l'esposizione? Il timbro di voce è sempre lo stesso? Il ritmo con cui si alternano le parole è poco vivace? O forse la gestualità dell'oratore è ripetitiva, ipnotica, devastante?

A volte perfino il peggiore dei discorsi può rivelarsi molto interessante. Ci si potrebbe chiedere cosa renda il discorso così difficile da seguire. Potreste rimanere sorpresi scoprendo che gli aspetti che appesantiscono l'intervento in fondo non sono molti, forse due o tre, quei due o tre errori che si potrebbero benissimo evitare, a beneficio di un'oratoria più agile ed efficace.

In questo modo, individuando gli “errori” altrui, puoi arricchire le tue qualità espositive cercando di comprenderli ed evitarli a tua volta.

Vista così la cosa, anche il più devastante dei discorsi risulterebbe di notevole interesse, che ne dici?

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